L’incontro tra il ministro Lollobrigida e la presidente di FederUnacoma, Mariateresa Maschio a bordo di Nave Amerigo Vespucci, in occasione della tappa di Brindisi del Tour Mediterraneo Vespucci, segna l’inizio delle celebrazioni per gli 80 anni dell’associazione

Nei prossimi sette anni la popolazione delle regioni nordafricane e mediorientali incrementerà a ritmo sostenuto, raggiungendo nel 2032 i 520 milioni di persone. Le economie agricole del bacino mediterraneo, che già oggi hanno come obiettivo prioritario quello di garantire la sicurezza alimentare, dovranno dunque soddisfare una crescente domanda di cibo e dovranno farlo attraverso l’incremento delle rese, la messa a coltivazione di nuovi terreni e il recupero di quelli degradati, il contrasto ai cambiamenti climatici, l’ottimizzazione dei consumi idrici. La risposta a queste sfide non può che venire dalla meccanizzazione agricola e deve essere una risposta altamente tecnologica.

Questo uno dei temi toccati nel corso dell’incontro svoltosi ieri (14 aprile) a bordo della storica Nave Amerigo Vespucci, ancorata al porto di Brindisi nel corso della sesta tappa del Tour Mediterraneo Vespucci – Villaggio IN Italia.
“La meccanica agricola italiana, può dare un contributo fondamentale allo sviluppo delle economie agricole del bacino, incrementando la produttività, migliorando la qualità delle produzioni, ottimizzando l’impiego dei fattori produttivi – ha detto la presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio – Perché ciò sia possibile è fondamentale che le nostre aziende abbiano risorse adeguate per investire nella ricerca e – ha aggiunto Mariateresa Maschio – nello sviluppo di soluzioni specificamente concepite per i Paesi dell’area”.
L’attuale congiuntura economica, segnata da una flessione del mercato interno e dalle turbolenze di quelli internazionali, rischia tuttavia di condizionare la capacità delle industrie agromeccaniche italiane di fare innovazione.ù
FederUnacoma e Tour Mediterraneo Vespucci: sinergia per l’agromeccanica
Fonte: Federunacoma